Carcere e pene alternative

Nella città di Firenze sono presenti 2 carceri: il Nuovo Complesso Penitenziario di Sollicciano - Via G. Minervini 2r (cap 50142) tel. 055.73721, e la Casa Circondariale Mario Gozzini (Solliccianino) - Via G. Minervini 8r (cap 50142) te. 055.755317.La sezione per semiliberi si trova presso la Casa Circondariale Gozzini. Firenze ospita anche il carcere minorile E. Meucci - Via degli Orti Oricellari 18 (cap 50123) tel. 055 267291.

All’interno delle due carceri il Comune finanzia e promuove una serie di atiività culturali, ricreative, di socializzazione e formazione: le attività sportive alle sezioni maschili e femminili, corsi vari che possono essere, secondo la programmazione annuale, di musica, danza, scultura, i concerti e gli spettacoli, i corsi di scrittura creativa, il laboratorio di riparazione biciclette, alcuni laboratori informatici e formativi.
All’esterno delle carceri il Comune ha attivato risorse per il reinserimento sociale e lavorativo: colloqui in istituto, analisi delle competenze, orientamento, matching con le aziende, borse-lavoro.

L'associazione affidataria di questo Servizio è il CIAO, che opera su input degli istituti di pena, dell'UEPE, in collaborazione con la rete dei servizi comunali e USL, per la realizzazione di percorsi di reinserimento sociale lavorativo. Il Ciao ha una proiezione interna, l'Operatore-Ponte, che svolge il compito di raccordo tra i servizi penitenziari e quelli sociali e sanitari esterni per seguire i detenuti in uscita, a fine pena, operando sia all'interno che all'esterno degli istituti di pena.

Sempre all’esterno ci sono 3 centri di accoglienza residenziale, di cui 3 maschili (Samaritano, Casanova) e uno femminile (Scandicci - Pozzo di Sichar), i primi due convenzionati col Comune di Firenze, per offrire un luogo ove realizzare permessi premio e misure alternative e un supporto nei casi in cui manchino lavoro, abitazione e legami stabili.

Le ammissioni ai centri di accoglienza avvengono su decisione della Magistratura di Sorveglianza, l'istruttoria è a cura degli Istituti di pena, dell'UEPE, nell'ambito di percorsi di misura alternativa, beneficio penitenziario o altri istituti di legge, associati a progetti di servizio sociale ed educativo di reinserimento sociale, curati dai Servizi Sociali del Comune di Firenze e Usl Centro Toscana.

Con la L.67 del 28 aprile 2014 è stato introdotto, nel nostro ordinamento, l’istituto della sospensione del procedimento penale con la messa alla prova fruibile anche dagli adulti, quale causa di estinzione del reato e forma alternativa di definizione del processo, precedentemente ammessa esclusivamente per i minorenni.
Tra le prescrizioni che l’imputato deve osservare al fine di ottenere l’esito positivo della messa alla prova e, di conseguenza, l’estinzione del reato commesso, rientrano anche le prescrizioni concernenti lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità presso gli Enti appositamente convenzionati. Il lavoro di pubblica utilità consiste in una prestazione obbligatoria non retribuita.
Il Comune di Firenze ha siglato la convenzione con il Presidente del Tribunale di Firenze in data 17.5.2016 per l'effettuazione di lavori di pubblica utilità da parte di persone sottoposte a procedimento penale.

Per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità presso il Comune di Firenze, rivolgersi all’Ufficio Marginalità e Immigrazione della Direzione dei Servizi Sociali.
Per informazioni  Centralino 0552616843 – Dott.ssa Monica Sabatini 0552616858.

Il Comune di Firenze ha un Garante dei Diritti dei Detenuti. Il Garante vigila e promuove i diritti delle persone private della libertà personale sul territorio di Firenze e quindi non solo delle persone ristrette negli Istituti di Pena del N.C.P. di Sollicciano, dell'Istituto Mario Gozzini e dell'Istituto Penale Minorile, ma anche di quelle sottoposte a misure alternative alla detenzione.

L'Ufficio del Garante dei detenuti è ubicato in Piazza della Parte Guelga, 3 - 50123 - Firenze - tel. 055 2616035/38, mail: garante.detenuti@comune.fi.it

Progetti di agricoltura sociale a Mondeggi
La città metropolitana di Firenze ha deciso di attivare nell’area di Mondeggi un percorso di agricoltura sociale, che prevede a settembre 2021 un concorso di idee per un confronto con esperienze importanti, come i parchi agricoli di Milano e di Barcellona. È una decisione importante in quanto consentirà a tutti i cittadini di fruire di un bene comune. Inoltre, al progetto agricolo potranno partecipare e beneficiare tante realtà del mondo dello svantaggio e del disagio. Anche il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia ha dato la sua disponibilità ad impegnarsi nel progetto, con il coinvolgimento nelle attività di alcune persone detenute, che avranno l’opportunità di formarsi e di acquisire anche risorse economiche per poter sostenere le loro famiglie. L’associazione C.I.A.O. (Centro Informazione Ascolto e Orientamento) di Firenze, che cura gli inserimenti lavorativi di persone provenienti dall’area carcere, ha promosso proprio in agricoltura le prime esperienze di misure alternative al carcere. La speranza è che il futuro progetto su Mondeggi fornisca occasioni di vita e di lavoro alle persone ristrette e sollievo economico alle loro famiglie.

 

Gli Uffizi a Sollicciano
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ha visitato il Giardino degli Incontri a Sollicciano come primo sopralluogo, propedeutico all’allestimento di una mostra in questo ambiente progettato dall’architetto Michelucci.
La mostra sarà una novità importante, significherà portare il bello di Firenze dentro l’Istituto di pena, a diretto contatto con le persone ristrette ma anche con quelle che vi lavorano. Inoltre con questo avvenimento il carcere abbatte le proprie barriere, permettendo ai cittadini di visitare la mostra dentro al carcere, ed entrando a far parte a pieno titolo delle comunità di Firenze e Scandicci, come spazio fruibile da tutti. 

Il Comune è titolare di un centro diurno, gestito in convenzione con un'Associazione di Volontariato, di 5 stanze più cucina e servizi, che può accogliere contemporaneamente circa 20 persone tra detenuti in permesso, persone in misura alternativa (affidati, semiliberi), internati, ex-detenuti e loro familiari, uomini e donne, italiani e stranieri in possesso di titolo di soggiorno.
I servizi offerti sono: accoglienza, sostegno psicologico per detenuti, ex detenuti, familiari, corsi di recupero per studenti, uso del computer come strumento di lavoro e di studio, punto di socializzazione, attività culturali, ricreative, sportive, possibilità di usare la lavatrice, di stirare indumenti, di farsi una doccia, servizio di recapito postale, corsi di informatica, sostegno psicologico, incontri di sensibilizzazione, previsti in particolare con gli abitanti del Quartiere, corsi per volontari.

Presso il centro sono presenti volontari in Servizio Civile. Via Attavante n° 2, Firenze, tel. 055 7364043, aperto Lun - Ver 14-20

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